francesca.potenza@gmx.com
https://unipa.academia.edu/FrancescaPotenza
Francesca Potenza si è laureata (2011) in Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità (L.M.) presso l’Università degli Studi Roma Tre con una tesi in Filologia Bizantina, sotto la guida del prof. Francesco D’Aiuto, e si è addottorata (2016) in Storia (curriculum Agiografia: fonti e metodi per la storia del culto dei santi) presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, con una tesi filologica sul dossier agiografico greco di s. Pantaleone (tutor: Francesco D’Aiuto). Dal 2012 al 2014 ha frequentato due corsi di lingua copta presso il Pontificio Istituto Orientale; ha inoltre frequentato e ottenuto il diploma della Scuola Vaticana di Biblioteconomia (a.a. 2013-2014) e della Scuola Vaticana di Paleografia greca (a.a. 2016-2017).
Dal 2015 al 2019 ha svolto un contratto di collaborazione presso il Dipartimento Manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, per un progetto di catalogazione della sezione greca (ca. 400 manoscritti) della biblioteca papale di Niccolò V (la riedizione dell’inventario, con nuove identificazioni di manoscritti, è stata pubblicata in volume nel 2022). Per gli a.a. 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019 ha avuto un incarico di docenza per un corso integrativo di Agiografia greca nell’ambito del corso ufficiale di Filologia e storia bizantina (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”). Dal 2020 al 2022 è stata partecipante esterno del Progetto interdisciplinare EByRom: “L’epigrafia di Roma Bizantina (sec. VI-XVI): censimento” (P.I.: Francesco D’Aiuto), presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dal gennaio 2020 è Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Palermo per il progetto ERC H2020 DocuMult: “Documenting Multiculturalism: coesistenza, diritto e multiculturalismo nei documenti giuridici e negli atti amministrativi della Sicilia normanna e sveva, c. 1060-1266” (in collaborazione con l’Università di Oxford, P.I.: Jeremy Johns; http://krc.orient.ox.ac.uk/documult/), nell’ambito del quale ha svolto un periodo di Academic Visitor presso l’Università di Oxford (2023).
Dal 2021 è componente del Coordinamento di redazione della rivsita Νέα Ῥώμη, rivista di ricerche bizantinistiche dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”; dal 2022 è socio ordinario dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” di Palermo, e dal 2023 Associate Member of the Faculty of Asian and Middle Eastern Studies dell’Università di Oxford.
Bibliografia
Un canone di Basilio Pegane dal Theotocarion mosquense del 1021/1022, in Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici, n.s. 50 (2013) [2014], pp. 3-160.
Un nuovo canone di Basilio Pegane? Riflessioni su una possibile identità di autore, in Νέα Ῥώμη 12 (2015) [2016], pp. 51-113.
Un antico inno per la traslazione a Bari delle reliquie di s. Nicola, in Νέα Ῥώμη 14 (2017) [2018] [= Kepos aeithales. Studi in onore di Augusta Acconcia Longo, II], pp. 185-273.
Scheda bibliografica pubblicata in Roma nel Rinascimento (2017), pp. 179-183 per S. Martinelli Tempesta, Trasmissione di testi greci esametrici nella Roma di Niccolò V. Quattro codici di Demetrio Xantopulo e una lettera di Bessarione a Teodoro Gaza, in Segno e testo 13 (2015), pp. 271-350.
La passio greca di s. Pantaleone (BHG 1412z-1413h e Nov. Auct. BHG 1413a-1413eb): per una ricostruzione della storia del testo, in Dialoghi con Bisanzio. Spazi di discussione, percorsi di ricerca. Atti dell’VIII Congresso dell’Associazione Italiana di Studi Bizantini (Ravenna, 22-25 settembre 2015), I-II, a cura di S. Cosentino – M.E. Pomero – G. Vespignani, Spoleto 2019: II, pp. 835-847.
(con A. D’Ottone Rambach) Un Lezionario greco-arabo e i suoi disiecta membra fra Londra, S. Pietroburgo e Cambridge, in Nea Rhome 17 (2020), pp. 99-153 (con 8 tavv.).
Due documenti del Tabulario di S. Maria Maddalena di Valle Giosafat: Messina, febbraio 1176, in Nea Rhome 18 (2021) [2022], pp. 185-236 (con 8 tavv.).
I Menei vergati da Giorgio Basilikos per la chiesa maggiore di Bova, I: Barb. gr. 535 (an. 1556: Trimeneo di settembre-novembre), in Rivista di studi bizantini e neoellenici, n.s. 58 (2021) [2022], pp. 297-362.
(con A. Manfredi) I codici greci di Niccolò V. Edizione dell’inventario del 1455 e identificazione dei manoscritti. Con approfondimenti sulle vicende iniziali del fondo Vaticano greco della Biblioteca Apostolica Vaticana, a cura di A. Manfredi – F. Potenza, Città del Vaticano 2022 (Studi e testi, 552).
Niccolò V e i suoi libri greci. Con qualche nuovo dato sui codici provenienti dal monastero del Pantokrator sull’Athos e sul copista Gerasimo, in Libri, scritture e testi greci. Giornata di studio in ricordo di mons. Paul Canart organizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dal Comitato Vaticano di Studi Bizantini (Città del Vaticano, 21 settembre 2018). Atti, a cura di C. Pasini – F. D’Aiuto, Città del Vaticano 2022 (Studi e testi, 554), pp. 235-249 (con 8 tavv.).
Un acquisto da farsi prudenter et sine strepitu: l’arrivo in Vaticana di manoscritti e stampati del Collegio Romano all’inizio del XX secolo, in Nea Rhome 19 (2022) [= Diauges aglaisma tes kalabrias. Studi in onore di Santo Lucà, I, a cura di D. Bucca – F. D’Aiuto – M. Re], pp. 317-368 (con 4 tavv. e III figg.).
Un Lezionario dei Vangeli di Giorgio Isakiotes, giudice del velum e dell’ippodromo: il codice Amherst (MA), Amherst College Library, MS L4, in corso di stampa in Scriptorium (2023).
(con A. Delattre), Un nouveau fragment de la passion de saint Pantaléon en copte, in corso di stampa in Aegyptus103 (2023).
La Passio di s. Pantaleone: per lo studio dei rapporti fra dossier copto e redazioni greche premetafrastiche, in corso di stampa in Byzantino-Sicula (2024) [Atti della Tavola rotonda “La scrittura agiografica: spazio di incontro e di confronto tra lingue e culture” del XXIV Congresso Internazionale di Studi Bizantini].
(con F. P. Vuturo) Ferrari dalle Spade un secolo dopo: aggiornamenti, riletture, novità, in corso di stampa in Byzantino-Sicula (2024) [Atti della Tavola rotonda “Fonti scritte e fonti materiali dalla Sicilia e dall’Italia bizantine: riletture e nuove prospettive di ricerca” del XXIV Congresso Internazionale di Studi Bizantini].