L’Associazione Italiana di Studi Bizantini esprime il suo più profondo cordoglio per la scomparsa del Professor Cyril Mango, il cui lungo e sapiente magistero è stato – e sarà – un ineludibile punto di riferimento per generazioni di studenti e studiosi della civiltà bizantina.
Addio al bizantinista. Cyril Mango, un cosmopolita per Bisanzio
di Paolo Cesaretti
Il 9 febbraio 2021 si è celebrata la giornata mondiale della lingua greca, ma stavolta senza Cyril Mango. Il bizantinista – fra i grandi del Novecento, quello dagli interessi più vasti e dalla cultura più variata – si era spento, a Oxford, il giorno prima. Era nato nel 1928 a Istanbul, quando la megalopoli sul Bosforo ‘era una favola’, come avrebbe scritto Mario Levi. E la famiglia dei Mango era un intrico di tradizioni: nella linea paterna, remote origini genovesi e la solidità di una dinastia imprenditoriale divenuta di lingua greca e di confessione ortodossa nell’Ottocento. La madre era invece una réfugiée della Rivoluzione Russa. Il mito familiare dei Mango narra che Cyril e i due fratelli Andrew (famoso giornalista e scrittore) e Anthony (funzionario dell’Onu) parlassero greco con il padre, russo con la madre, francese con i due genitori insieme, inglese tra loro; né mancavano italiano, spagnolo e turco. Con questi presupposti, si può meglio comprendere l’attrazione del giovane Cyril per la complessità culturale bizantina, che nel corso di una carriera di studi irripetibile per varietà e qualità egli esplorò pressoché in ogni suo aspetto con centinaia di pubblicazioni, quasi tutte in lingua inglese, spesso accompagnate da ricchi apparati fotografici. […]
Per la lettura integrale dell’articolo apparso su Avvenire giovedì 11 febbraio 2021, si veda il seguente link